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Corbezzoli: benefici, coltivazione
Scritto da: Vivai Piante Gabbianelli il 10/12/2021

Corbezzoli: i dimenticati, colorati e gustosi frutti autunnali

 

Origine e diffusione dei corbezzoli

Il Corbezzolo (nome scientifico "Arbutus unedo") appartiene alla famiglia delle Ericaceae ed è la pianta simbolo che ha dato il nome al Monte Conero.

Si tratta di arbusto da frutto cespuglioso, rustico, tipico della macchia mediterranea, presente sia in Europa meridionale che nel Nord Africa ma ugualmente diffuso anche sulle coste atlantiche del Portogallo e della Spagna e nel sud dell'Irlanda.

Soprannominato anche “Albero Italia”, il corbezzolo albero è dotato di indiscutibili qualità estetiche e di frutti edibili di cui pochi conoscono la bontà.

Tutto ciò, assieme al fatto di essere un albero da frutto sempreverde, lo rende particolarmente ornamentale, per la presenza sull'albero di tre vivaci colori: il rosso dei frutti delle corbezzole, il bianco dei fiori e il verde delle foglie.

Fino agli anni '50 il corbezzolo, specie sempreverde tipica della macchia mediterranea, si prestava molto bene ad essere addobbato a mo' di albero di Natale al posto del classico abete rosso, albero che al Sud non era sempre facile reperire. Le sue foglie verde scuro brillante e i suoi piccoli fiori bianchi a forma di campanella, destinati a trasformarsi in autunno in frutti rosso vivo dal gusto dolce, sono le caratteristiche che rendono il corbezzolo la pianta ideale per l'uso natalizio, anche senza alcun ulteriore addobbo.

 

Descrizione della pianta di corbezzolo

pianta di corbezzoloL’albero di corbezzolo è una pianta xerofila, cresce in ambienti semiaridi, vegetando tra altri cespugli e nei boschi di leccio.

Predilige terreni silicei e cresce ad altitudini comprese tra 0 e 800 metri sul livello del mare.

In Italia il suo habitat è su tutte le coste liguri, sarde, siciliane, tirreniche e in quelle adriatiche da sud fino ad Ancona.

In quanto tipico della macchia mediterranea, l’albero del corbezzolo ama esposizioni soleggiate e resiste molto bene al freddo anche se negli ambienti più rigidi è meglio proteggerlo durante l’inverno, specie se si tratta di piante di corbezzolo giovani (fino al terzo anno di età).

Alberello sempreverde alto al massimo 5-6 metri, a portamento spesso arbustivo, con tronco che ha la corteccia finemente e regolarmente desquamata in lunghe e strette placche verticali di colore bruno-rossastro.

Le foglie sono alterne, coriacee, con breve picciolo, lamina obovata, lucide, di colore verde scuro sulla pagina superiore, opache e verdi più chiare con nervature bianche prominenti, nella superficie inferiore.

Il suo fogliame persistente dalle tonalità verde opaco fa da sfondo a fiori di color bianco e a bacche di un rosso acceso a maturazione avvenuta.

I fiori della corbezzola sono di colore bianco crema o rosato, riuniti in piccoli racemi penduli, presenti da ottobre a marzo nella parte terminale dei rami. I fiori sono riuniti in pannocchie pendule che ne contengono tra 15 e 20. La corolla è di colore bianco-giallastro o rosea, urceolata e con 5 piccoli denti ripiegati verso l'esterno larghi 5-8 millimetri e lunghi 6-10 millimetri. Le antere sono di colore rosso scuro intenso con due cornetti gialli.

I fiori sono ricchi di nettare e per questo motivo intensamente visitati dalle api, se il clima non è già diventato troppo freddo.

I fiori e i frutti del corbezzolo si mostrano in contemporanea dato che l’autunno coincide sia con il periodo di fioritura che con quello di maturazione delle corbezzole nate dai fiori dell’anno precedente.

 

Fruttificazione e raccolta

Il corbezzolo frutto autunnale è una bacca globosa di circa 1-2 cm di diametro, di colore rosso scuro a maturazione, edule (cioè commestibile), con superficie ricoperta di granulazioni e polpa carnosa con molti semi.

La sua polpa è gialla e il suo sapore leggermente acido ma piacevole, di sicuro un sapore che non si è più abituati ad assaggiare.

Le corbezzole frutto, infatti, sono sempre state consumate in Italia, tanto che molti dialetti hanno termini utilizzati per definire questo frutto, come, ad esempio, albatre, lellarone (a Perugia) o albastro.

Si consumano fresche, come sempre la scelta migliore per mantenere intatte le qualità benefiche che il frutto della corbezzola esplica sull’organismo, ma si possono anche conservare sotto spirito, oppure candite, oppure per preparare una deliziosa marmellata di corbezzolo. Nella preparazione della marmellata di corbezzoli nella raccolta sono da preferire i frutti completamente maturi che esprimono al massimo la loro dolcezza.

I frutti della piante corbezzolo maturano in modo scalare nell'anno seguente alla fioritura che li origina. Sulla stessa pianta dei corbezzoli si trovano quindi contemporaneamente fiori, frutti immaturi e maturi, il che la rende molto ornamentale.

 

Proprietà e utilizzo dei corbezzoli

miele di corbezzoliLe corbezzole sono ricche di vitamina C, vitamina E e molti altri composti con qualità antiossidanti. Tuttavia la presenza di molte sostanze attive può causare dolori allo stomaco, ancor più fastidiosi se chi li subisce presenta intolleranze o ipersensibilità specifiche.

Le foglie sono ricche di principi attivi come l'arbutina (o arbutoside) ed hanno qualità antibatteriche e antinfiammatorie che esplicano in caso di colori nel tratto urogenitale, nell’intestino e nello stomaco.

Con le foglie fresche si preparano, inoltre, infusi, decotti e tisane. Questi servono sia come diuretici che per curare cistiti, uretriti, prostatiti, infiammazioni dello stomaco, dell'intestino e del tratto epato-biliare.

In Sardegna e in Liguria c’è pure chi prepara un liquore speciale usando proprio le bacche di corbezzoli frutto come ingrediente fondamentale.

I fiori dei corbezzoli attraggono le api per il sapore del loro nettare, le quali ringraziano regalando uno dei mieli più particolari e apprezzati nel panorama italiano, il famoso miele di corbezzolo.

Miele di corbezzolo proprietà: pregiato per il suo sapore particolare, amarognolo e aromatico e ottimo per curare in maniera naturale le affezioni del cavo orale. Questo miele è prezioso anche perché non sempre le api sono ancora attive al momento della fioritura e non tutti gli anni è possibile produrlo, essendo la fioritura in ottobre-novembre.

Con la distillazione delle corbezzole schiacciate si ottiene un'acquavite, mentre facendo macerare i frutti dei corbezzoli per 10-30 giorni in soluzione alcolica se ne ottiene un delicato liquore di corbezzolo.

Con la fermentazione dei frutti corbezzolo si ottiene il "vino di corbezzolo", a bassa gradazione alcolica e leggermente frizzante.

Il legno del corbezzolo pianta è un ottimo combustibile per il riscaldamento casalingo e viene molto utilizzato su camini e stufe, ma il suo uso maggiore è per gli arrosti grazie alle sue caratteristiche aromatiche.

 

Come coltivare i corbezzoli

La pianta del corbezzolo cresce in natura ma può essere coltivata con facilità anche in giardino o in frutteto.

Molto longevo e caratterizzato da una crescita rapida, il frutto del corbezzolo è una pianta bellissima capace di produrre frutti dal sapore particolare e ricercato e di dare brio agli spazi verdi con giochi di colore che durano tutto l’anno.

La corbezzola è considerata un frutto dimenticato, perché poco adatto alle produzioni di massa. In ogni caso, coltivarlo non è difficile: è una pianta che preferisce terreni tendenzialmente acidi, con una buona dotazione di sostanza organica, ben drenati ma freschi non tollerando, invece, quelli calcarei.

Le piante di corbezzolo sono ottime per la realizzazione di siepi sempreverdi che in autunno si coloreranno di rossi frutti.

Il corbezzolo albero non ha bisogno di molte cure per mantenersi bello e produttivo; attenzione però al vento, il suo grande nemico: il vento forte infatti può far perdere pianta i frutti anche quando sono ancora acerbi.

Corbezzolo coltivazione: nella potatura corbezzolo vanno solo eliminati i polloni che si formano alla base della pianta per evitare che possano sottrarre nutrienti ai rami principali e potare la pianta solo all’occorrenza, in primavera o in autunno, facendo attenzione ad asportare solamente i rami privi di fiori, danneggiati o malati.

 

Il corbezzolo coltivato in vaso

Per chi non ha un terreno idoneo o uno spazio adeguato, la coltivazione della pianta corbezzolo in vaso è un’ottima alternativa per avere comunque la possibilità di gustare questo goloso frutto rosso autunnale, tuttavia in questo caso, i corbezzoli pianta in vaso non supereranno i due metri di altezza.

Si consiglia di usare dei vasi rotondi di diametro interno di almeno 40 cm. dove collocare una singola pianta oppure delle cassette rettangolari di larghezza cm. 40 dove porre a dimora due o più piante a seconda della loro lunghezza.

Per riempiere i vasi si consiglia di usare esclusivamente terriccio acido specifico per piante acidofile, avendo l’accortezza di collocare dei sassi o della palline di argilla espansa in fondo al vaso per favorire il drenaggio dell’acqua.

Infine, una buona concimazione a base di potassio e azoto diluiti nelle annaffiature saranno sicuramente utili per una crescita prosperosa dell'albero corbezzolo, ricca fioritura e frutti ancora più rossi.

Il corbezzolo pianta in vaso andrebbe collocato in una posizione assolata ed esposta ad Est o a Sud, magari a ridosso di un muro, oppure anche su balconi e terrazzi assolati.

Nelle aree fredde del Nord e in caso di posizione non ottimale, si consiglia di coprirlo con del tessuto non tessuto nei periodi di massimo freddo invernale.

L’annaffiatura della pianta del corbezzolo in vaso va eseguita ogni 5-6 giorni durante la stagione estiva, una volta ogni 10/15 giorni in autunno-inverno.

 

Controindicazioni dei corbezzoli

Le piante dei corbezzoli possono essere attaccate da afidi o funghi, come la Septoria undenonis, riconoscibile dal mutamento delle foglie da verde a giallo.

Nel caso di afidi si può intervenire con un insetticida di origine naturale, invece per combattere la Septoria servono trattamenti con un fungicida di tipo rameico biologico.

Il corbezzolo è considerato un ottimo rimedio per la digestione o per la cura della diarrea, ma il suo utilizzo è sconsigliato in gravidanza e durante l'allattamento e nei bambini.

Dato l'alto contenuto di tannini, le corbezzole possono procurare irritazioni al tratto gastrointestinale, a tal proposito chi segue una terapia farmacologica dovrebbe prestare una particolare attenzione all'utilizzo di lavorazioni del corbezzolo perché c'è il rischio di interazione con altri medicinali.

 

  Sei curioso e vuoi provare a coltivare qualche pianta di corbezzoli? Li trovi nella categoria dei Frutti della salute!

Commento (01)

    • Avatar
      Carlo Edoardo Zaneboni
      09/12/2023

      IO ho una piana di corbezzolo da circa 7 anni e da 2 anni mi fa dei frutti che credevo aver perso nella mia infanzia,quest'anno ho raccolto una trentina di frutti di m/m 35 di diametro non è tanto alta xkè vive in mezzo alle mie viti da vino in collina e non ha irrigazione la riceve solo quando piove ed è un bel cespuglio alto ca 2 mt e a distanza di altri 1,5 mt ho messo un'altra piantina speriamo che cresca come l'altra da potermi donare atri frutti gustosi,visto che le viti centenariepoco alla volta muoiono di vecchiaia io rimpiazzo con il corbezzolo grazie di esistere questa bellissima pianta ella mia giovinezza,tengo a precisare che io abito in pianura padana e precisamente a S.Colombano al Lambro(MI)

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