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Per molti aspetti il nespolo giapponese costituisce un'eccezione nei nostri frutteti. La sua chioma sempreverde, le foglie grandi e dure di colore scuro e la fioritura invernale dal profumo intenso, lo rendono una specie da frutto unica.
Anche se la sua importanza commerciale non è elevata in Italia, esso rappresenta tuttavia un elemento di fascino e bellezza sempre più diffuso nei giardini sia mediterranei che dei climi continentali, dove prolunga la bella stagione con la sua fioritura tardiva.
ORIGINE DEL NESPOLO GIAPPONESE
Eriobotrya Japonica è il nome scientifico del nespolo del Giappone, pianta ormai molto comune e diffusa anche in Italia, appartenente alla famiglia delle Rosaceae come buona parte delle più comuni piante da frutto.
Ad una prima classificazione questa pianta fu associata al genere Mespilus di cui fa parte anche il nespolo europeo, per poi invece esserne successivamente separata mantenendo però la definizione comune di nespolo.
Nonostante il nome, le sue origini ci portano sulle colline e montagne a clima fresco della regione tropicale meridionale della Cina dove troviamo un'ampia gamma di varietà di diverse dimensioni e dalle tipologie di frutti molto diversificati che ancora oggi prosperano nella vegetazione spontanea di queste aree.
La storia della sua diffusione è stata per lungo tempo concentrata nella regione asiatica dove a seguito dei fitti commerci e contatti tra il mondo cinese e le vicine aree dell'estremo oriente questa pianta raggiunse presto il Giappone e la Corea dove in breve tempo si naturalizzò riproducendosi spontaneamente.
Proprio qui la sua coltivazione sembra abbia mosso i primi passi con un lavoro di miglioramento delle caratteristiche del frutto svolto dai coltivatori giapponesi in epoca antica a partire dalle varietà originatesi sul proprio territorio e di quelle via via importate dalla Cina, tanto che a volte è anche chiamato "nespola cinese".
Oggi la presenza del nespolo cinese è diffusa in tutta Europa e non è legata solamente a scopi produttivi ma anche alla bellezza che il suo fogliame scuro, la forma globosa e tondeggiante della sua chioma e la sua profumata fioritura autunnale conferiscono ai nostri giardini. Non di rado essa costituisce un elemento caratterizzante le ville non soltanto del sud Italia ma anche della Pianura Padana e in particolare dell'area prealpina.
LA PIANTA DI NESPOLO DEL GIAPPONE
Il nespolo del Giappone è una pianta a portamento arbustivo o arboreo che può occasionalmente raggiungere i dieci metri di altezza, pur attestandosi normalmente a circa sei o sette metri.
È sempreverde con foglie grandi, fino a 40 centimetri di lunghezza e10 di larghezza, e rigide, lucide nella pagina superiore e tormentose in quella inferiore, così come tutte le parti della pianta non lignificate presentano una fitta peluria marroncina.
Ogni anno le foglie vengono rinnovate e hanno durata funzionale di circa tre anni, dopo i quali cadono al suolo lasciando spoglia la parte più interna della chioma.
Questa è piramidale con tendenza all'assurgenza soprattutto con l'avanzare dell'età della pianta, in particolare senza interventi di potature.
L'apparato radicale si sviluppa nei primi anni di vita come fittonante, con una radice principale che scende fino a circa due metri e mezzo di profondità per poi perdere di rilevanza e lasciare il posto, come fattore determinante per l'assorbimento, ad un apparato secondario di radici superficiali sviluppato nelle prime decine di centimetri di suolo.
I fiori sono portati in infiorescenze a pannocchia che nascono dalla gemma terminale dei rami, composti da un asse terminale da cui si dipartono da cinque a sette assi secondari recanti in tutto una sessantina di fiori pentametri e completi, ovvero presentano sia organi maschili che femminili, e fortemente profumati.
La fioritura delle nespole cinesi avviene in autunno fino all'inverno inoltrato a seconda delle cultivar e delle condizioni climatiche locali, fatto assai raro nei frutteti delle nostre latitudini, il che da un lato è un vero aiuto agli insetti ancora in circolazione che hanno a disposizione ben poche altre piante fiorite, ma costituisce anche un rischio per la produttività in caso di inverni particolarmente rigidi o nevicate che si depositano per diverso tempo su fiori e boccioli.
Così, nonostante l'albero di nespole sia molto rustico e non tema affatto temperature di molti gradi sotto lo zero, tuttavia la fruttificazione può essere compromessa da eventi di questo tipo sia a causa di danni diretti che per mancanza di insetti impollinatori.
IL FRUTTO DELLE NESPOLE DEL GIAPPONE
A fine inverno si iniziano a formare i frutticini verdi e pelosi che si accrescono lentamente a causa delle basse temperature per poi progredire più rapidamente da marzo in avanti fino a diventare, tra maggio e giugno a seconda della regione e della varietà, delle dimensioni di un uovo circa e di colore giallo o aranciato.
All'interno dei frutti troviamo da due a quattro grossi semi lucidi e di colore marrone scuro, dalla germinabilità molto veloce e facile, purché messi a dimora in breve tempo dopo l'estrazione dal frutto poiché particolarmente soggetti a disidratazione.
Il sapore del frutto giapponese a completa maturazione è particolarmente dolce. Spesso però lo troviamo in commercio con una forte acidità dovuta soprattutto a raccolte effettuate anzitempo per arrivare sul mercato prima di altre primizie primaverili come albicocche e ciliegie.
Nespolo del giappone proprietà: I frutti delle nespole giapponesi possiedono importanti caratteristiche nutrizionali che ne hanno favorito la coltivazione fin dai tempi più antichi in Cina e Giappone, come la presenza di vitamina A e C, sali minerali come fosforo e calcio e composti fenolici e carotenoidi. Infine si riconoscono a questi frutti proprietà diuretiche disintossicanti.
COLTIVAZIONE DEL NESPOLO GIAPPONESE
Il nespolo del Giappone presenta una grande adattabilità a climi differenti, sopportando bene temperature ben inferiori agli 0°C.
Come si è accennato però, dato il periodo di fioritura autunno-invernale, la produzione può risentire seriamente di danni che si verificano sui fiori e i frutticini quando per periodi prolungati la temperatura scende attorno ai -4 °C.
Per queste ragioni il clima mediterraneo è quello più adatto per ottenere produzioni sicure e di buona qualità. Altrimenti è consigliabile piantare questa pianta di nespole in posizioni riparate, come vicino ad una parete di casa.
Nelle aree di origine di questa pianta il clima è umido con precipitazioni comprese tra i 1.200 e i 2.000 mm all'anno, molto più di quanto si verifichi nel Mediterraneo. Tuttavia è dimostrata una certa adattabilità dell’albero nespolo anche laddove le precipitazioni si attestino tra i 700 e gli 800 mm, sempre che periodi di forte stress idrico non si verifichino durante la maturazione dei frutti che ne verrebbe compromessa.
Altro fattore di pericolo per il corretto sviluppo dei frutti in ambiente mediterraneo sono i venti prolungati, come quelli di scirocco, che possono danneggiare per disidratazione frutti e foglie della pianta, rendendo necessario un riparo, come siepi e frangivento, negli impianti professionali collocati in zone costiere.
Anche da un punto di vista pedologico la pianta nespolo giapponese si conferma molto adattabile sopportando anche terreni fortemente alcalini con pH prossimo a 8.
I terreni sciolti producono generalmente frutti di migliore qualità e gusto più intenso, ma in questi casi l'impianto deve essere supportato da un'efficiente irrigazione.
Terreni limosi e con presenza di ristagno idrico possono danneggiare la crescita della pianta di nespole rendendola stentata e abbassare considerevolmente la produzione.
L'esposizione ideale degli alberi di nespole è quella in pieno sole, per garantire una produzione cospicua e una elevata qualità dei frutti, anche se la pianta può adattarsi anche ad esposizioni a mezz'ombra sebbene oltre che la fruttificazione possa risentirne anche l'aspetto e la densità della chioma.
Durante l'anno sono riconoscibili due fasi di germogliamento e produzione di nuovi rami, una autunnale, che coincide anche con la produzione dei fiori, ed una primaverile.
Nella pianta nespole normalmente gli interventi di potatura si rendono necessari per poter raggiungere più facilmente i frutti che si sviluppano alla periferia della chioma da gemme apicali dei rami.
Se la raccolta non è la priorità nelle intenzioni del coltivatore la pianta di nespolo può essere lasciata sviluppare in maniera indipendente grazie alla naturale simmetria e bellezza della forma della chioma.
La fertilizzazione è un aspetto importante per l'ottenimento di frutti di elevata qualità e pezzatura e si effettua in due principali interventi in pre-fioritura durante la stagione autunnale e in post allegazione nel tardo inverno.
Inoltre, negli impianti intensivi, vengono anche effettuate operazione di diradamento dei frutticini che possono essere molto numerosi sulla stessa infiorescenza, a detrimento della loro dimensione finale.
Si tratta di un'operazione onerosa, effettuata spesso ancora a mano e che ha lo scopo di salvaguardare le dimensioni minime del prodotto.
Anche la raccolta è svolta a mano, data la delicatezza dei frutti particolarmente sensibili ai danni meccanici.
La loro durata in post raccolta inoltre è molto breve e per questa ragione spesso vengono raccolti anzitempo e conservati in ambienti freddi anche se un eccesso di basse temperature può ugualmente abbassare la qualità del frutto provocando lesioni e imbrunimenti.
Il nespolo giapponese in vaso può essere coltivato, con successo, anche su ampi terrazzi o balconi, l'importante è prevedere la messa a dimora in vaso di almeno 50/60 cm. di laro o di diametro e privilegiare posizioni riparate dai freddi freddi da nord.
AVVERSITA' DEL NESPOLO DEL GIAPPONE
La nespola giapponese essere considerata una specie rustica la cui coltivazione non presenta grosse difficoltà e avversità.
La malattia del nespolo più diffusa è senza dubbio la cosiddetta ticchiolatura, causata dal fungo Fusicladium eriobotrye.
Questo fungo sverna negli interstizi della corteccia o nel terreno durante la stagione invernale e si sviluppa in quella primaverile andando ad attaccare sia foglie che frutti sui quali provoca vistose maculature necrotiche di colore marrone.
A seconda dell'andamento stagionale e dei fattori climatici queste possono svilupparsi ulteriormente portando alla perdita di buona parte della produzione.
Per quanto riguarda le tecniche colturali da mettere in campo per arginare questa malattia nespolo si può procedere al diradamento della chioma delle piante di nespole in modo da consentire una maggiore areazione o all'eliminazione delle branche più colpite dalla malattia e alla pulizia del suolo circostante la pianta.
Per quanto riguarda invece i trattamenti può essere sufficiente l'utilizzo di prodotti rameici in autunno e a fine inverno, in modo da anticipare e prevenire lo sviluppo del fungo durante la stagione primaverile.
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