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Trappole cromotropiche arancioni contro la mosca della carota e mosche bianche
Confezione da 10 placche adesive. Prodotto per lotta biologica.
Trappola adesiva su entrambe i lati, dimensioni cm. 22x10, cromotropica, specifica per la lotta biologica contro la contro la mosca della carota e le mosche bianche (aleurodidi).
La mosca bianca attacca praticamente quasi tutte le piante da balcone: begonie, surfinie, la fuscia e i gerani. Le mosche bianche sono anche uno dei parassiti dei limoni più temuti.
Certi tipi d’insetti sono attirati da colori specifici. Una volta in contatto con la placca adesiva della trappola, gli insetti restano incollati e muoiono.
Le trappole adesive cromotropiche permettono una lotta efficace e al 100 % naturale nel rispetto dell’ambiente.
Sono fogli rettangolari realizzati con materiale impermeabile e resistente agli agenti atmosferici inoltre le sostanze attrattive di cui sono impregnate non hanno alcuna tossicità sia per l’uomo che per l’ambiente: per questo motivo vengono impiegate nelle coltivazioni biologiche e biodinamiche.
Possono essere utilizzare in due modalità: Monitoraggio delle colture o difesa delle stesse tramite la cattura massale.
1. Monitoraggio:
Le trappole cromotropiche sono utili nel monitoraggio delle popolazioni presenti nei luoghi di coltivazione e rappresenta un valido supporto per l’individuazione del trattamento da utilizzare e del momento in cui intervenire.
In questo caso occorrono in genere circa 7 trappole ogni 1000 metri quadri di superficie distribuite in maniera uniforme per monitorare la presenza di insetti dannosi e pianificare al meglio gli eventuali interventi di difesa successivi, capendo per esempio qual è il momento migliore per operare.
2. Cattura massale:
Volendo invece effettuare una cattura massiva, il numero di trappole deve crescere notevolmente e le stesse 7 trappole devono essere distribuite in una superficie molto più piccola, che di solito non superi i 50/100 metri quadri. Quando tutta la superficie collosa è ricoperta da insetti, la trappola ha fatto ampiamente il suo lavoro e va sostituita in quanto non risulta più essere efficace.
Approfondimento:
In agricoltura biologica è ormai diffuso e affermato da molto tempo l’utilizzo delle trappole cromotropiche. Molto semplicemente si tratta di particolari fogli o pannelli, solitamente plastificati, sui quali viene applicato uno speciale collante. Il foglio colorato attrae l’insetto dannoso e il collante lo cattura, facendolo rimanere attaccato sulla superficie del pannello stesso.
L’uso delle trappole cromotropiche è una tecnica agronomica molto semplice. Ha un duplice obiettivo, innanzitutto monitorare la presenza di insetti dannosi all’interno dell’orto o del frutteto, in secondo luogo effettuarne una cattura di massa.
Esistono diverse colorazioni disponibili a seconda dell’insetto da colpire. La loro efficacia dipende da diversi fattori, tra cui l’intensità del loro piazzamento sul campo.
L’obiettivo di questo tipo di trappole è duplice:
- Il monitoraggio degli insetti dannosi presenti sul campo. Questo avviene attraverso l’osservazione diretta e periodica del pannello colorato. Grazie a questo escamotage, possiamo renderci conto di quali insetti sono presenti sul nostro campo, che stadio di sviluppo hanno, quanto sono numericamente presenti, e quindi qual è il modo migliore per intervenire
- La cattura massale degli insetti. Se le trappole vengono utilizzate con una certa intensità sul campo, ossia mettendone molte a breve distanza, oltre all’importante funzione di monitoraggio, cattureremo un numero di insetti molto elevato. Le ovvie conseguenze saranno: la diminuzione della loro presenza e la riduzione dei danni provocati alle coltivazioni.
In generale questo tipo di trappole ha un bassissimo impatto ambientale, purché si provveda allo smaltimento ecologico dei pannelli stessi.
Inoltre, permette di evitare l’immissione di sostanze tossiche nell’ambiente e sulla vegetazione delle piante che andremo a proteggere. I collanti utilizzati, infatti, sono studiati appositamente per l’agricoltura e sono progettati in modo da non disciogliersi con il sole e non scolare sul terreno.
Non pregiudicano l’utilizzo di altri prodotti consentiti in agricoltura biologica, come i macerati naturali (ortica, aglio, equiseto, felce), il bacillus thuringiensis, il sapone di Marsiglia, l’olio di neem. Anzi, utilizzare le trappole cromotropiche insieme agli altri rimedi bio, aumenta in maniera sinergica l’efficacia di entrambi.
Da sottolineare che le trappole sono innocue per le api. A differenza di quel che si potrebbe pensare, infatti, il semplice colore non le attira. Per attrarle, invece, è necessaria la presenza di polline e nettare che le api sanno riconoscere molto bene.
Per migliorare l’efficacia delle trappole cromotropiche, specie quando si praticano coltivazioni intensive, si aggiunge un feromone di tipo sintetico. Si tratta di una particolare sostanza odorosa, naturalmente emessa dagli insetti in natura, per attrarre individui del sesso opposto.
Di solito è l’esemplare femmina che emette il feromone. Questo viene poi sintetizzati e riprodotto in modo da simulare questo segnale e attrarre nelle trappole più individui. Solitamente i feromoni vengono utilizzati in apposite trappole, ma, come detto, spesso sono aggiunti alla trappola colorata.
Le trappole vanno posizionate sempre nelle prossimità degli apici vegetativi e alzate di conseguenza man mano che la pianta cresce.