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I Frutti antichi di una volta non sono affatto scomparsi. Chi vive fuori dalle grandi città lo sa bene; ci sono solo meno persone che li raccolgono.
Basta andare a passeggiare lungo un argine della Val Padana o un sentiero della zona preappenninica per rendersi conto di quante varietà di frutti antichi esistano oltre a quelle comunemente in vendita nei supermercati o sulle bancarelle.
Senza dilungarci troppo sui tanti nomi che si potrebbero fare, abbiamo eletto a simbolo di tutti i frutti antichi 3 piante care ai nostri nonni e si spera anche ai nostri nipoti. Stiamo parlando del sorbo, del biricoccolo e del mitico giuggiolo.
Sorbo, un concentrato di vitamina C e acido malico
C'è chi scambia i suoi frutti per piccole mele e chi per piccole pere. In realtà ci troviamo di fronte ai gustosi prodotti del Sorbo domestico, pianta antica, diffusa in molte aree rurali della nostra penisola in quanto resistente alle alte come alle basse temperature.
Le proprietà benefiche si concentrano appunto nei frutti, ricchi di vitamina C e acido malico (utilizzato come acidificante nell'industria alimentare sotto il codice E296).
Molto semplice da coltivare viste le poche pretese, il sorbo domestico può raggiungere la ragguardevole altezza di 10 metri, offrendo riparo e cibo all'avifauna.
Biricoccolo, incrocio tra albicocco e mirabolano
Frutto antico conosciuto fin dal '700, il Biricoccolo (o susincocco) nasce come incrocio naturale dell'albicocco e del mirabolano.
Anche se non è mai stato coltivato in grandi appezzamenti, il biricoccolo rimane una pianta antica di forte interesse alimentare, resistente al freddo e generosa al momento della fruttificazione (intorno ai mesi di giugno/luglio).
Le drupe, di forma rotondeggiante, hanno una polpa tenera, succosa, di colore giallo, con un sapore dolce e aromatico. Li possiamo gustare per golose marmellate o consumare freschi così come sono, attenzione solo a coglierli a maturazione completata.
Giuggiolo, pianta ornamentale e da gustare
Pochi lo sanno ma il Giuggiolo viene chiamato anche dattero cinese.
I suoi frutti, le giuggiole, somigliano infatti a piccoli datteri nell'aspetto e del sapore. Lo stesso sapore cambia se raccogliamo le giuggiole da giovani, una fase in cui l'aroma si avvicina a quello delle mele.
Famosissimo il liquore ottenuto dalla macerazione delle giuggiole e chiamato per il suo straordinario gusto “brodo di giuggiole”.
La coltivazione di questa pianta da frutto antica non richiede particolari accorgimenti, bisogna tuttavia ricordare che le gelate possono causare danni anche gravi e che il suolo non deve essere troppo compatto e ristagnante.
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