News & Blog
L'albero di nocciola, decorativo da giardino e con frutti dalle mille virtù!
La nocciola italiana è un piacere e una riscoperta: questo piccolo frutto dal guscio duro, antichissima presenza sul nostro territorio dalle Alpi alla Sicilia, conosce oggi un momento di nuovo successo grazie al miglioramento varietale apportato alle produzioni italiane, considerate le migliori al mondo.
L’albero di nocciole nel frutteto familiare e in giardino è ancora considerato un "frutto minore", spesso la pianta di noccioline trova un impiego prevalentemente ornamentale, come specie da siepe mista (anche in grandi vasi in terrazzo).
In realtà le piante di nocciole sono l’ideale per il piccolo frutteto familiare e per avere in giardino qualcosa che regala frutti saporiti e benefici, dalle molte virtù.
Coltivazione nocciole: come e dove
La pianta del nocciolo è un grande arbusto dall'aspetto elegante e discreto, la nocciolina regala deliziosi frutti chiedendo in cambio ben poche cure. Il nocciolo pianta è un nocciola albero davvero generoso perché se ne utilizzano i frutti, i gusci e il legno, ottimo da ardere nel caminetto, mentre la chioma ha un'ottima capacità ombreggiante.
Le piante di nocciolo si adattano ai terreni più diversi, anche se preferiscono un substrato calcareo, a reazione alcalina o neutra, e dotato di buona fertilità.
Tollera bene anche i suoli pesanti (come quelli della Val Padana), con un certo grado di umidità, a patto che, all'impianto, il drenaggio sia stato eseguito correttamente.
In generale infatti, il terreno per piantare il noccioleto deve essere ben drenato e ricco di sostanza organica, non soggetto a siccità estiva: in ambienti sufficientemente piovosi (oltre 1.000 mm. annui, di solito sulle Alpi e nell'alto Appennino) non occorre irrigare; al contrario servono almeno tre interventi irrigui da giugno ad agosto, per mantenere le foglie e produrre le nocciole.
La pianta di nocciolo gradisce vivere in ambienti con inverni non troppo rigidi, soprattutto durante la fioritura, tra gennaio e marzo. Altrettanto dannosi sono i ritorni di freddo in primavera, al momento della fogliazione: bruciano i germogli indebolendo l’albero di nocciolo.
Per uno sviluppo armonico del noccioleto, nei primi anni è indispensabile una buona concimazione azotata, alla ripresa vegetativa; dal terzo anno d'età è utile anche l'apporto di letame o altro concime organico, ad anni alterni. Otterrete così una pianta di nocciole sana e robusto, in grado di fronteggiare meglio eventuali malattie.
Dal frutto al consumo, un percorso affascinante
Il nocciolo è una specie che produce al meglio in ambienti piuttosto freschi e collinari. Le zone di produzione in Italia sono concentrate in Piemonte, Campania, Lazio (Viterbo e dintorni) e localmente in altre regioni anche del Sud.
A livello domestico la produzione delle noccioline è mirata soprattutto al raccolto del frutto fresco, da cogliere a mano quando è caduto a terra e da far essiccare lentamente in ambiente fresco, scuro e ventilato.
Oggi negli impianti noccioleti delle Langhe e di altre zone italiane anche la raccolta avviene con macchine speciali che "aspirano" i frutti, rendendo molto rapida l'operazione.
Gli essiccatoi delle nocciole sono costituiti da reti o graticci appesi sotto i tetti; una volta ben secco il frutto viene passato in particolari macchine che provvedono alla sgusciatura senza rompere il pregiato frutto, che viene poi tostato in attrezzature che creano condizioni di calore asciutto; successivamente si può ottenere una farina o trito di nocciole, per impieghi diversi.
Coltivare nocciole: quali varietà scegliere?
I tradizionalisti sceglieranno senz'altro le varietà di nocciola tipiche italiane. Tra quelle tipiche del Piemonte c'è la "Tonda Gentile delle Langhe": molto pregiata per le eccellenti caratteristiche di sapore e di consistenza, utilizzata prevalentemente per il consumo del frutto fresco o tostato e per l'impiego in pasticceria.
Per ottenere una produzione generosa occorre però fornire un impollinatore adatto, per esempio l'ottima varietà “Camponica” originaria dell'avellinese, e avere condizioni climatiche adatte, con basso rischio di gelate tardive, estate ventilata e non afosa, piogge frequenti in primavera ma clima asciutto in tarda estate in coincidenza con il periodo di raccolta.
Nelle coltivazioni nocciole un'altra varietà tradizionale è la "Tonda di Giffoni" tipica dell'area avellinese e casertana; ha frutto medio con buona resa in sgusciato e di ottima qualità associata agli impollinatori: “Mortarella”, “Camponica” e “Riccia di Talanico”. Anche nel Lazio c'è una nocciola tipica, la pregiata "Tonda Gentile Romana" tipica del viterbese.
Cioccolato e nocciola, una coppia irresistibile
La crema di cioccolato e nocciola, commercializzata con marchi di grande notorietà, può essere realizzata anche in casa con nocciole tostate e spellate, cacao, cioccolato, latte e zucchero, ma attenzione: non avendo conservanti andrà consumata entro una settimana.
Nocciola: proprietà e benefici
La nocciola per dire stop al colesterolo. Il frutto della nocciola è stato studiato dagli scienziati e dai medici perché le sue virtù, decantate in passato dalle leggende popolari, sembravano essere promettenti, e infatti le ricerche effettuate con le più moderne tecnologie scientifiche hanno confermato la sua capacità di aiutare il nostro corpo a combattere l'accumulo di colesterolo "cattivo", quello che si rende responsabile di tanti problemi di salute nel corso degli anni.
Le nocciole si usano anche come alimento ricco di calorie e di sostanze nutritive (grassi e proteine) e nell’industria dolciaria per la produzione di nocciolati, torroni e della pasta gianduia.
Noccioline anche per produrre calore ed energia
Le aziende di produzione più moderne utilizzano anche i gusci delle nocciole: una quantità enorme che viene destinata a essere bruciata in caldaie ad alto rendimento, per produrre calore, acqua calda ed energia. Si tratta dunque di un criterio particolarmente efficace per un'agricoltura ecosostenibile.
Stagioni di fascino con il nocciolo
I graziosi amenti penduli delle piantine di nocciolo appaiono a fine inverno, tra gennaio e marzo secondo l'andamento climatico e l'esposizione dell’albero nocciolo, che in quel periodo ha bisogno di sole. Il polline viene distribuito dal vento (impollinazione anemofila).
In autunno il fogliame degli alberi di nocciolo assume colorazioni intense dal giallo al rosso soprattutto in condizioni di clima fresco e soleggiato, poco umido.
E tu che pianta nocciolo preferisci? Scopri tutte le varietà disponibili!
Inserisci un commento Cancella la risposta