Portamento: Albero
Esposizione: Pieno sole
Resistenza al freddo: Media
Tipo di terreno: Subacido - Neutro
Epoca di maturazione: Settembre
Mandorlo Ferragnes (Prunus Dulcis)
Cultivar francese che dopo venti anni di sperimentazione ed acclimatazione, è forse la più varietà più interessante diffusa in Italia.
L'albero presenta vigore medio, portamento assurgente, epoca di fioritura tardiva, elevata produttività ed epoca di raccolta intermedia, circa verso la prima quindicina di settembre.
Varietà autoincompatibile, impollinatori consigliati: Genco, Tuono, Texas e Falsa barese.
La mandorla ha pezzatura grande, forma amigdaloide e guscio rugoso, semiduro e con pori medi. Il seme è di media pezzatura, forma ellittica, colore marrone, superficie rugosa, elevata resa in sgusciato ed assenza di semi doppi.
Le caratteristiche qualitative sono buone e ne permettono una destinazione all'industria confettiera.
Il mandorlo (Prunus dulcis) è una pianta della famiglia delle Rosacee.
Albero di medio-grandi dimensioni, può raggiungere gli 8-10 metri di altezza ed il tronco sostiene una vegetazione con portamento espanso. L'apparato radicale in terreni fertili e ricchi di scheletro, riesce a raggiungere notevole profondità e grande espansione.
Le foglie sono di colore verde intenso, lanceolate, seghettate, lucide sulla pagina superiore e più scure in quella inferiore.
I fiori sono bianchi o leggermente rosati, sbocciano in genere all'inizio della primavera, e qualora il clima è mite, anche tra gennaio e febbraio.
Il frutto è una drupa allungata, carnosa in cui l'epicarpo, verde chiaro e provvisto di peli, ed il mesocarpo costituiscono il mallo, il quale si distacca a maturità. L'endocarpo (guscio) è più o meno legnoso.
Dal punto di vista dell'utilizzo del frutto, le varietà si suddividono in:
- Mandorle da tavola fresche: Di esse si utilizza il frutto immaturo, compreso il mallo. Le mandorle si consumano acerbe, avendo il mallo, in quello stadio, un sapore acidulo abbastanza gradevole. Sono a frutto grosso, primaticce e la mandorla si rompe con le dita.
- Mandorle da tavola secche: Di esse si utilizza soltanto il seme. Il guscio si deve rompere facilmente con lo schiaccianoci ed il seme deve essere unico e grosso.
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