Portamento: Albero
Esposizione: Pieno sole
Resistenza al freddo: Media
Tipo di terreno: Subacido - Neutro
Epoca di maturazione: Settembre
Peculiarità: Autofertile
Mandorlo Supernova (Prunus Dulcis)
Cultivar italiana ottenuta dall'Istituto Sperimentale per la Frutticoltura di Roma tramite mutazione indotta della varietà "Fascionello”.
Albero di media vigoria, di precoce messa a frutto e con produzione elevata e costante.
Varietà autofertile, non necessita di impollinazione con altre varietà per produrre.
Il frutto è di pezzatura medio-elevata, forma amigdaloide e con guscio semi-tenero di colore marrone chiaro o giallo-bruno con pori mediamente numerosi, sia grandi che piccoli e superficie ruvida.
Il seme è medio-piccolo, di colore marrone chiaro e di ottimo sapore.
Si raccoglie nei primi 15 giorni di settembre.
Il frutto è utilizzato nell’industria dolciaria ed anche nel consumo dei frutti smallati ed essiccati.
Cultivar consigliata anche in agricoltura biologica avendo una buona resistenza alle avversità e necessitando quindi di trattamenti.
Il mandorlo (Prunus dulcis) è una pianta della famiglia delle Rosacee.
Albero di medio-grandi dimensioni, può raggiungere gli 8-10 metri di altezza ed il tronco sostiene una vegetazione con portamento espanso. L'apparato radicale in terreni fertili e ricchi di scheletro, riesce a raggiungere notevole profondità e grande espansione.
Le foglie sono di colore verde intenso, lanceolate, seghettate, lucide sulla pagina superiore e più scure in quella inferiore.
I fiori sono bianchi o leggermente rosati, sbocciano in genere all'inizio della primavera, e qualora il clima è mite, anche tra gennaio e febbraio.
Il frutto è una drupa allungata, carnosa in cui l'epicarpo, verde chiaro e provvisto di peli, ed il mesocarpo costituiscono il mallo, il quale si distacca a maturità. L'endocarpo (guscio) è più o meno legnoso.
Dal punto di vista dell'utilizzo del frutto, le varietà si suddividono in:
- Mandorle da tavola fresche: Di esse si utilizza il frutto immaturo, compreso il mallo. Le mandorle si consumano acerbe, avendo il mallo, in quello stadio, un sapore acidulo abbastanza gradevole. Sono a frutto grosso, primaticce e la mandorla si rompe con le dita.
- Mandorle da tavola secche: Di esse si utilizza soltanto il seme. Il guscio si deve rompere facilmente con lo schiaccianoci ed il seme deve essere unico e grosso.
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