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Melo Tinella (Malus communis)
Maturazione 30 settembre. Albero di 3 anni, vaso cm. 22, h.cm. 150/170.
L'Alkekengi o alchechengio (Physalis alkekengi) è una specie perenne che produce bacche commestibili ed appartiene alla famiglia delle Solanaceae.
L'alchechengio è originario dell’Europa orientale ed Asia ed coltivato fin dall'antichità in virtù delle sue proprietà medicinali.
Specie erbacea che ogni autunno dissecca la parte aerea per poi riemettere nuovi polloni nella primavera successiva, coltivata in molte regioni d'Italia, soprattutto meridionali, dove la temperatura non scende mai sotto lo zero, si riconosce facilmente per i calici che avvolgono la bacca, simili a piccoli lampioni arancioni. Al tatto il calice ha consistenza quasi cartacea e spesso è poroso.
Ha un portamento cespuglioso, di altezza 50-70 cm, con steli erbacei semieretti, foglie ovali-lanceolate. Il fusto può arrivare fino a 1m di altezza, è eretto, ramificato, subglabro ed angoloso.
I fiori sono bianchi o giallastri e sbocciano in piena estate, da luglio ad agosto
Il frutto dell'alchechengio è l’unica parte commestibile della pianta. È una bacca di forma sferica, di colore rosso arancio, grossa come una ciliegia di sapore simile a quello del lampone, contenente numerosi piccoli semi. Ricchissimo di vitamina C, acido citrico, tannino e zucchero. La maturazione avviene nel mese di settembre.
Si possono consumare fresche o se essiccate leggermente, si possono mettere sott'aceto o in salamoia. Dalle bacche si può anche ricavare un'ottima marmellata.
La crescita della pianta di alchechengio è favorita dall'esposizione non diretta ai raggi solari, preferisce terreni freschi in mezzombra.
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Aspetto
Portamento
Esposizione
Resistenza al freddo
Tipo di terreno
Peculiarità
Impiego consigliato
Epoca di maturazione
Maturazione 30 settembre. Albero di 3 anni, vaso cm. 22, h.cm. 150/170.