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Olivo Giarraffa (Olea europea)
Varietà da mensa. Di 2 anni, vaso cm. 15x15, h.cm. 130/150.
La papaya (Carica papaya) è una pianta della famiglia delle Caricacee.
È una specie originaria dell’America centrale, conosciuta e utilizzata da molti secoli, per quanto oggi si coltivi in molti Paesi di altri continenti, principalmente in Asia e Africa.
Si presenta come un piccolo albero a rapido accrescimento, in grado di superare (nei luoghi di origine) i 20 metri d’altezza, avente un unico fusto, di color grigio-bruno, che diviene fibroso con l’avanzare degli anni.
Il tronco, anche negli esemplari maturi, ha una consistenza tenera, succulenta, quasi erbacea e presenta cicatrici prodotte dalla crescita e caduta delle foglie superiori.
La linfa è di consistenza lattea e tossica allo stato naturale per l'essere umano, potendo produrre irritazioni allergiche al contatto con la pelle.
Le foglie sono disposte a rosetta all'apice del tronco e sono alterne, semplici, di grandi dimensioni, di forma palmato-lobata, con lobi pronunciati, presenti soltanto nella parte terminale del caule e dotate di un lungo picciolo.
I frutti e i fiori si trovano in grappoli subito sotto la inserzione dei piccioli delle foglie.
Il frutto è una bacca ovoidale allungata (ricorda molto un melone), lunga 10-20 cm e larga 7-12 cm, di colore verde-giallastro che a maturità vira al giallo o al giallo-arancione con un peso che può arrivare fino ai 7-8 Kg.
La buccia è verde, cerosa e sottile, ma allo stesso tempo molto resistente; a frutto immaturo è poi possibile raccogliere il lattice mediante incisioni sulla superficie.
La polpa è succosa, spessa, più o meno consistente, di color arancione-rosato ed al centro, in una cavità, contenente moltissimi semi piccoli e neri dal gusto piccante
È una delle specie più produttive in relazione alla sua dimensione perché fiorisce continuamente e ha sempre allo stesso tempo fiori e frutti. Lo sviluppo dei frutti causa la caduta delle foglie inferiori, quindi i frutti sono sempre esposti alla luce solare.
La papaia è conosciuta come frutta da consumo, tanto come frutta intera che per la preparazione di frullati o in pasticceria ed ha inoltre diverse proprietà notevoli per facilitare la digestione degli alimenti di difficile assimilazione.
Preferisce climi tropicali e subtropicali; la temperatura ottimale per la crescita e per la produzione è di circa 25°C, se scende sotto i 20°C la crescita e l’emissione dei fiori rallentano, mentre, se superiore a 30°C provoca la sterilità dei fiori.
I valori termici in prossimità dello zero causano la morte della pianta; i venti sono pericolosi perché le foglie sono grosse, il peso dei frutti è significativo e l’ancoraggio al suolo è debole; inoltre necessita di esposizioni in pieno sole.
In fatto di terreno è una pianta piuttosto esigente, predilige suoli sabbiosi ottimamente drenati, ricchi di sostanza organica e subacidi, però si adatta a terreni moderatamente calcarei. Nei terreni limosi ed argillosi che trattengono l’acqua, si possono verificare marciumi alle radici o al colletto.
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Aspetto
Portamento
Esposizione
Resistenza al freddo
Tipo di terreno
Peculiarità
Impiego consigliato
Epoca di maturazione
Varietà da mensa. Di 2 anni, vaso cm. 15x15, h.cm. 130/150.